2^ Conferenza Nazionale sulle servitů militari

Pubblicata il 14/07/2014

Al fine di informare la popolazione sulla tanto reclamizzata 2^ Conferenza nazionale sulle servitù militari che si è tenuta a Roma nei giorni 18-19 giugno, ho, con grande fatica, preso appunti e successivamente cercato di riordinare le idee, cercando di dargli un contenuto organico che fosse più aderente possibile a quanto sviluppato nella Conferenza.
Ho atteso qualche tempo sperando che fosse fornito, da parte del Ministero della Difesa, il materiale sulla Conferenza che avrebbe agevolato notevolmente il mio lavoro.
Quando anche questo materiale arriverà, verrà immediatamente reso pubblico.
Si è data a questa Conferenza una valenza decisoria che francamente non poteva avere. Io personalmente non mi aspettavo niente di particolare da questo evento che era appunto una Conferenza nel senso letterale del termine e che il Ministero della Difesa, per bocca del Ministro, ha sempre definito “tecnica”.
Interessante per certi aspetti, in particolare per la diversa percezione che gli altri territori hanno avuto sul tema affrontato.
Mi è sembrato piuttosto significativo che non vi fossero altri sindaci dei territori interessati dai gravami militari se non quelli sardi.
Le stesse Regioni Puglia e Friuli Venezia Giulia hanno avuto al tavolo un approccio che io definirei più “laico”.
Le due giornate sono state cadenzate da cinque panel (tavoli di confronto) su vari temi:
servitù situazione; servitù come opportunità di crescita; servitù e tutela dell’ambiente; servitù e territorio; servitù e ricerca.
Il secondo giorno, vista la presenza dei Presidenti delle Regioni Puglia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, è stato sicuramente più interessante per la valenza  marcatamente politica.
Allego oltre al resoconto, ovviamente sommario, delle due giornate, anche il protocollo d’intesa firmato dalla Regione Puglia e quello firmato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome di cui la Sardegna per altro fa parte.
Leggendoli, si potrà capire che si tratta di dichiarazioni d’intenti che per essere realizzati hanno necessità di strumenti operativi  (tradotto: progetti e investimenti).
Nessuna decisione particolare è stata presa, né questo era il tavolo deputato a prendere decisioni.
Si è aperto un percorso che porterà a successivi confronti tra il Ministero della Difesa e le Regioni interessate ma mi sentirei di dire che il confronto più generale dovrebbe aprirsi tra lo Stato, nelle sue varie articolazioni  e Ministeri e le Regioni per dare al problema risposte complessive di sistema, in una logica di collaborazione tra Istituzioni.
 
 Mariano Carta


Allegati

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Allegato 2^conferenza_servitů_militari.pdf 88.47 KB
Allegato Documento_Intenti_ConferenzaRegioni.pdf 59.56 KB
Allegato Protocollo_Puglia_Difesa.pdf 58.69 KB

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