PISQ Quirra e aborti spontanei

Pubblicata il 30/10/2015

Sull'Unione Sarda di mercoledì 28 ottobre è stato dato grande risalto ai risultati di una tesi di laurea del 2010/2011 dal quale si evincerebbe un'incremento di tassi di aborti spontanei del 27% superiore rispetto al dato regionale del 2007. Peccato che il contenuto della tesi, facilmente scaricabile on line, non dica esattamente questo ma anzi "In nessun caso,le differenze rilevate tra i sottogruppi aggregati per specifiche esposizioni rispetto ai tassi di riferimento di malformazioni congenite (Emilia Romagna 2005) o di aborti spontanei (sardegna 2007) sono risultate supportate dalla significatività statistica."
Per questo motivo, in accordo con l'Amministrazione Comunale di Villaputzu, abbiamo chiesto al Direttore dell'Unione Sarda Antony Muroni, diritto di replica, stanchi dell'accanimento mediatico sull'argomento Quirra. Non siamo disposti ad essere sacrificati sul tavolo politico mediatico contro le servitù militari. I territori interessati esigono rispetto, senza nessuno sconto sulla ricerca della "verità".

Di seguito la  richiesta a L'Unione Sarda
Gentile Direttore, per l'ennesima volta il suo giornale ha dedicato un'ampio spazio al Poligono Interforze del Salto di Quirra, legando il territorio ad un'immagine di morte, resa ancora più pesante dal fatto che si riferisce a bambini mai nati.
La tesi che viene portata come fonte di prova, peraltro non certo nuova visto che è stata discussa nell'anno accademico 2010/2011, a detta dello stesso relatore che abbiamo personalmente sentito, non ha nessuna significatività dal punto di vista statistico, essendo stata redatta tenendo conto di questionari fatti compilare al personale del PISQ. Leggendo la tesi, non si arriva certo alle conclusioni riportate dal suo giornale, come del resto mette bene in evidenza la stessa laureanda.
Basterebbero alcune semplici considerazioni logiche per confutare ciò che risulta dall'articolo (per esempio il campione di riferimento e i dati statistici ISTAT che vengono tenuti e che sono consultabili on line).
Crediamo doveroso da parte sua concederci pari spazio di replica, anche in contradditorio con il giornalista autore del pezzo, perchè non possiamo stare inermi davanti al tentativo di screditare così pesantemente un territorio che già tanto ha pagato dal punto di vista dell'immagine.
Certi di un suo positivo riscontro cogliamo l'occasione per porgerle cordiali saluti.

 
Mariano Carta. Sindaco di Perdasdefogu
Sandro Porcu. Sindaco di Villaputzu
 
 

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