"Vivere lo spazio, toccare il vuoto" l'astronauta Parmitano al PISQ

Pubblicata il 06/06/2016



E' stata una giornata speciale per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di partecipare alla conferenza "Vivere lo spazio, toccare il vuoto". Luca Parmitano, l'astronauta italiano dell'ESA, ha tenuto tutti incollati alla poltroncina, raccontando la sua storia nello spazio e allo stesso tempo mandando dei messaggi formidabili a tanti ragazzi e ragazze che in platea lo stavano ascoltando. Ha rapito tutti con la sua semplicità e la sua grande umanità. La paura dell'uomo e dell'astronauta viene esorcizzata con due magiche parole "studio" e "conoscenza". L'uomo ha paura dell'ignoto ma con lo studio si raggiunge la conoscenza e la paura tende a scomparire in tutti i settori della vita. Da qui l'invito ai ragazzi:"studiate tanto ora che è il momento, solo così il futuro può fare meno paura".



Sotto la regia attenta da perfetto padrone di casa del Generale Russo, comandante del PISQ, si parte dalle ricerche pionieristiche dell’ufficiale Luigi Broglio, quando il PISQ era al centro della ricerca sullo spazio, per arrivare a Luca Parmitano che sottolinea:“Avere il poligono in Sardegna è una risorsa non solo per la regione ma per l’Italia. Una struttura come questa per la ricerca aerospaziale è importantissima".
Sullo sfondo della slide uno splendido tramonto con un nuraghe, la presenza del gruppo folk "Silvana Coni" di Perdasdefogu e le launeddas di Tore e Battista. Un modo per legare le più antiche tradizioni con ciò che vi è di più avanzato in termini di scienza, tecnologia ed esplorazione. 
Uno sguardo al passato ma tanta voglia di guardare al futuro con più ottimismo.

Mariano Carta

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